Le mascherine antipolvere sono dei dispositivi di protezione individuale che evitano l’ingresso delle polveri fini nelle tue vie respiratorie.
Questi dispositivi sono pensati per le esigenze di protezione più diverse, e sono disponibili sia nella versione monouso, che nella versione riutilizzabile.
Su internet puoi trovare tanti tutorial su come fare una mascherina antipolvere. Questi tutorial sono utili per realizzare un dispositivo fai da te adatto a proteggersi dalla polvere di casa. Però le mascherine artigianali non riescono a filtrare le polveri più sottili.
La classificazione delle mascherine antipolvere
Le mascherine antipolvere sono classificate in due grandi classi di protezione:
- la classe FFP. I dispositivi in questa classe garantiscono dalle particelle di dimensioni invisibili, dal fumo e dallo smog. Questi dispositivi sono sempre monouso. Possono essere dotati di una valvola che agevola l’espirazione.
- la classe P. In questa classe troviamo solo semi-maschere e maschere integrali, per lo più riutilizzabili, che offrono protezione anche contro i gas.
Oltre a queste due classi, esistono classi di protezione specifiche, per sostanze quali i gas e i vapori.
Le mascherine antipolvere monouso
I modelli monouso sono sempre modelli di classe FFP. In commercio puoi trovare modelli rigidi, o anche morbidi.
I modelli rigidi sono dotati di una barretta nasale metallica, che va stretta non appena indossata la maschera, e che migliora l’aderenza del dispositivo al volto.
I modelli morbidi o pieghevoli sono più facili da regolare e da adattare alla forma del volto. Possono essere trasportati comodamente in tasca, in borsa o anche nella cassetta degli attrezzi. Danno meno fastidio, anche se indossati per molte ore.
Regola la barretta metallica per migliorare l’aderenza della mascherina al volto.
Questa tipologia di maschera può essere dotata di una valvola di espirazione. La valvola evita la formazione di condensa all’interno della maschera, e diminuisce la resistenza respiratoria del dispositivo.
La valvola non ha alcuna efficacia antipolvere. Un modello dotato di valvola di espirazione non è più efficace di una maschera senza valvola. È più comodo, ma se indossi la maschera per proteggerti da virus e batteri, ricorda che i dispositivi con valvola non filtrano l’aria in uscita, e quindi possono contribuire alla diffusione degli agenti patogeni.
Il livello di protezione della classe FFP1
Questo è il livello di protezione antipolvere più basso. La maschera riesce a bloccare il 72% delle particelle fini.
L’uso di questo dispositivo è consigliato a chi lavora in ambienti con concentrazione di polveri fini non tossiche, quali la polvere di legno, ma anche il carbone, la silice, ecc.
La maschera può essere usata anche dagli appassionati del fai da te, e da chi fa piccoli lavori di muratura.
Il livello di protezione della classe FFP2
I dispositivi entro questa classe di protezione riescono a filtrare il 92% delle particelle fini e delle polveri tossiche. Ma anche le muffe, i batteri e i virus.
Sono utilizzati da chi opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi, ma anche dei lavori pubblici, e nella sanità. Queste mascherine non proteggono da sostanze quali le polveri fini di metallo, lo smog ed i pollini.
Il livello di protezione della classe FFP3
Questi dispositivi filtrano fino al 98% delle polveri e delle particelle tossiche presenti nell’aria. Vanno utilizzate in ambienti dove vi è un’alta concentrazione di polveri tossiche, quali ad esempio l’amianto.
Oltre che nei cantieri e nelle fonderie, queste maschere sono impiegate anche nei laboratori medici e negli ospedali, poiché riescono a bloccare i virus ed i batteri più contagiosi. Sono indicate anche per proteggere le vie respiratorie dai pollini.
Questi dispositivi hanno un’efficacia massima di circa 8 ore, o fin quando inizi ad avvertire una forte resistenza respiratoria. Andrebbero smaltiti dopo ogni singolo utilizzo, senza mai essere riutilizzati.
Se utilizzi questi dispositivi per proteggerti da virus e batteri, consulta il nostro articolo sulle mascherine chirurgiche, dove ti spieghiamo come indossare e togliere il dispositivo in maniera corretta
Le mascherine antipolvere riutilizzabili
Questi dispositivi non sono le mascherine fatte in casa, ma sono comunque adatti a tutti. Si tratta di mascherine perfette per proteggersi non solo dalla polvere, ma anche dai cattivi odori e dalle particelle di dimensioni visibili.
Molto usate dagli sportivi, consistono in un facciale in leggero tessuto sintetico o anche in tessuto tecnico. Il facciale ha al suo interno una taschina, dove puoi inserire un filtro monouso al carbone attivo. Il filtro va cambiato dopo ogni singolo utilizzo, ma la mascherina può essere usata più volte.
Questi modelli spesso sono dotati di una valvola per l’espirazione, che mantiene l’interno del facciale fresco, asciutto e pulito, e che evita l’appannamento degli occhiali.
Le mascherine riutilizzabili per uso professionale
Questi modelli sono ingrombranti, pesanti e scomodi da indossare. Sono costituiti da un facciale in materiale plastico, che può essere riutilizzato fin quando non si usura, e da filtri antipolvere.
Per questo motivi sono poco adatti al pubblico, e andrebbero utilizzati solo se si lavora in ambienti ad alta concentrazione di polveri tossiche, perché offrono protezioni molto specifiche:
- i filtri di classe P1 trattengono le polveri sottili e le particelle solide
- i filtri di classe P2 sono ideali per chi ha bisogno di proteggersi da gas o aerosol irritanti
- i filtri di classe P3 vanno utilizzati solo da chi lavora a contatto con aerosol fortemente tossici, quali gli aerosol di nichel, uranio o altre sostanze simili.
Questi dispositivi richiedono un’accurata manutenzione. Chi li usa per proteggersi dalle polveri e dai gas deve controllare bene i tubi e i filtri e le guarnizioni della maschera alla fine di ogni turno di lavoro. Alcune sostanze infatti possono corrodere la maschera, annullandone l’efficacia.
La maschera va smontata e lavata con un detergente ogni giorno. Il risciacquo deve essere molto accurato, poiché i residui di detergente nei tubi o nelle guarnizioni della maschera possono provocare irritazioni anche gravi alle vie respiratorie o alla pelle.
Utilizzare questi dispositivi per proteggersi dai virus e dai batteri non è necessario, a meno che non si operi in ambienti ad altissimo rischio. Queste maschere sono difficili da gestire, inoltre alcuni tipi di filtro trattengono al loro interno le polveri, ed eventualmente anche i virus ed i batteri.
Un semplice errore nel maneggiare la maschera quindi può esporti ad un altissimo rischio di infezione.
Quali sono le marche migliori?
Sul mercato è possibile trovare dispositivi realizzati da varie aziende. Tutti i modelli dotati delle marcature previste per questo dispositivo sono affidabili. Per saperne di più, leggi le domande frequenti, dove troverai tutte le informazioni sui modelli a norma.
Le marche più note sono la 3M, ma anche la Uvex e la JSP Olympus. Tra i modelli rigidi, i prodotti della Honeywell si distinguono per la loro eccezionale qualità.
Dove è possibile acquistare le maschere antipolvere?
I modelli di classe FFP sono posti in vendita presso i negozi di anti-infortunistica, di ferramenta e nelle farmacie. Sempre più spesso queste maschere si trovano anche nei supermercati e delle catene di grande distribuzione.
I modelli di classe P sono in vendita principalmente nei negozi di anti-infortunistica e di utensileria. È possibile trovarli anche presso alcune grandi catene di negozi di bricolage.
Qual è il prezzo giusto per questo dispositivo?
I prezzi di questi dispositivi variano in base alla classe di efficienza filtrante.
I modelli in assoluto più economici sono i modelli di classe FFP1, che costano all’incirca tra 1,2€ e 4. Più cari i dispositivi FFP3, il cui prezzo oscilla tra i 3€ ed i 14€ al pezzo. Una semimaschera di tipo economico non costa mai più di 30€. I filtri vanno acquistati separatamente. Una maschera a pieno facciale può costare 180-200€.
[ratings]