Questo sito non sostituisce i consigli del tuo medico. Se temi di aver contratto il Covid-19 o se hai febbre superiore a 37.5°, o anche sintomi respiratori, gastrointestinali o congiuntivite, chiama immediatamente il tuo medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica. Oppure contatta il tuo numero verde regionale. In caso di emergenza, chiama il 112 o il 118.
Tante persone si chiedono come possono proteggersi dal coronavirus, e quali mascherine coronavirus siano davvero efficaci. Indossare la mascherina giusta è importante per proteggere te, ma anche i tuoi cari. Ma non è l’unico modo per rallentare il contagio.
In questo articolo trovi tante informazioni utili per capire quale tipo di mascherina è più adatto a prevenire il contagio, e quali norme di buon senso è opportuno seguire per battere il virus.
Quali mascherine bloccano il coronavirus?
Non tutte le mascherine sono uguali, e un tipo di mascherine progettato per bloccare solo il coronavirus non esiste. Esistono mascherine che sono in grado di filtrare gli agenti patogeni che potrebbero essere sospesi nell’aria. Incluso il SARS-Cov-2.
Le uniche mascherine che riescono a bloccare questo virus sono i modelli dotati di efficacia filtrante. Parliamo in concreto delle mascherine di classe FFP2 ed FFP3. Queste tipologie di mascherine hanno un’efficacia filtrante rispettivamente del 94% e del 98%.
Parliamo solo dei modelli privi di valvola. Molto spesso i dispositivi di classe FFP sono dotati di una valvola di espirazione. Questa valvola ha la particolarità di non filtrare l’aria in uscita. Quindi se sei un portatore sano di Covid-19, l’aria che esce dalla valvola contiene il virus. Il risultato è che la mascherina, nei fatti, non riesce a bloccare questo agente patogeno, ma lo diffonde.
Le maschere di classe N95 o KN95 hanno efficacia pari alle FFP2 ed FFP3. L’unica differenza è nello standard di efficacia filtrante. Lo standard N è uno standard americano, mentre il KN è uno standard cinese.
Molti modelli antipolvere ed antismog hanno un’elevatissima efficacia filtrante, e quindi possono essere usate anche per prevenire la diffusione del Covid-19.
Tutti gli altri modelli di mascherine non sono in grado di filtrare il coronavirus.
I modelli FFP1 filtrano il 78% degli agenti patogeni. Le mascherine chirurgiche, ma anche le mascherine fai da te, riescono solo a trattenere le goccioline di saliva potenzialmente infette ma non filtrano particelle di virus e batteri.
Come riconoscere le mascherine per coronavirus
Riconoscere i dispositivi veramente efficaci non è difficile. Bisogna solo esaminare il prodotto, o anche le sue foto, con attenzione e verificare la presenza di tutte le marcature che per legge devono essere impresse su questi dispositivi.
Ecco quali sono le marcature più importanti:
- l’indicazione della classe di efficienza filtrante. Si tratta delle lettere FFP, che in genere sono seguite dal numero 1, 2 o 3. Se il dispositivo è stato prodotto negli Stati Uniti o in Cina non trovi le lettere FFP, ma la dicitura N oppure KN.
- il marchio CE, obbligatorio per tutti i prodotti in vendita in Europa. Talvolta questo marchio è contraffatto. Il marchio originale si distingue perché ha entrambe le lettere di forma semicircolare, separate da una distanza pari alla metà del loro diametro
- la sigla EN 149 , che indica la produzione del dispositivo nel rispetto della normativa europea EN 149 e che molto spesso è seguita dalla sigla A1 e dall’anno di riferimento della normativa.
Se il prodotto è privo delle marcature, non è in grado di bloccare il coronavirus.
→ Come usarle
Usare il dispositivo nel modo corretto significa non solo prevenire una possibile infezione. Ma è importante anche per evitare ogni rischio di autocontaminazione, cioè di trasferire i virus che potrebbero essere contenuti nel facciale sulle proprie mani, o anche di portarli sulla bocca o vicino agli occhi.
Per ridurre al minimo il rischio di infezione:
- abbi cura di avere le mani perfettamente pulite prima di indossare la tua mascherina. Lavale con acqua calda e sapone o puliscile con un gel idroalcolico
- non toccare mai il facciale filtrante anche se hai appena lavato le mani. Prendi sempre la mascherina reggendola dagli elastici
- verifica che la mascherina aderisca perfettamente al mento e alle guance. Se porti la barba o i baffi, tagliali. Se operi in un ambiente in cui il virus potrebbe circolare, anche un millimetro di distanza tra il facciale e il tuo volto può diminuire l’efficacia del dispositivo
- custodisci le mascherine nuove in un luogo asciutto e pulito, lontano dalla portata dei bambini e degli animali
Per evitare il rischio di autocontaminazione:
- non toccare mai la mascherina o il volto, neanche se indossi i guanti. Le tue mani guantate hanno toccato varie superfici. Se queste superfici sono infette, rischi di portare il virus accanto alle tue vie respiratorie
- non spostare la mascherina per mangiare, bere o fumare. Se devi togliere la mascherina durante la pausa pranzo o anche per bere, sostituiscila con un dispositivo nuovo
- non portare la mascherina appesa al collo, o anche sulla fronte
- non riutilizzare mai i dispositivi monouso.
Quando usarle
Usare questi dispositivi non è sempre necessario, a meno che tu non lavori in ospedale, a contatto con il pubblico, o in industrie dove si lavorano metalli o altre sostanze tossiche. Se lavori in uno di questi settori, o anche se devi essere a contatto con pesticidi, sai bene che indossare la mascherina è obbligatorio.
Se invece lavori in settori a basso rischio, usare una mascherina di classe FFP è necessario quando:
- devi entrare in ambienti o locali dove è attivo un impianto di aerazione, di ventilazione o anche di condizionamento dell’aria. Se non sono stati sanificati, questi impianti possono diffondere il coronavirus
- devi usare i mezzi di trasporto. Anche se l’impianto di condizionamento dell’aria non è attivo o è stato sanificato, questi mezzi sono frequentati da molte persone. Quindi è bene proteggersi
Utilizzare questo dispositivo non è necessario se sei all’aperto, o in compagnia di persone che non sono state infettate dal coronavirus, né sono portatori sani. In tutti questi casi è sufficiente indossare una mascherina chirurgica, o anche una mascherina riutilizzabile.
Come smaltirle
Se smaltite nel modo errato, le mascherine possono diffondere il virus, anziché contenerlo. Per evitare che la mascherina sporca diffonda il virus, è importante:
- prendere sempre la mascherina dagli elastici, e toglierla senza toccare il facciale
- riporre la mascherina in un sacchetto di plastica integro
- richiudere il sacchetto, e gettarlo nel contenitore dei rifiuti indifferenziati
- togliersi i guanti e gettarli nei rifiuti, dopodiché lavarsi le mani
Le mascherine abbandonate nell’ambiente sono pericolose per gli altri, ma anche per te. Maggiore è la diffusione del coronavirus, maggiore è il rischio che corri anche tu.
Quali DPI vanno usati insieme alla mascherine per coronavirus?
Per avere la massima efficacia, le mascherine andrebbero usate sempre in combinazione con altri dispositivi di protezione individuale. Il coronavirus è trasportato dalle goccioline di saliva emesse quando si parla o si tossisce. Ma anche dagli aerosol che si sprigionano durante uno starnuto.
Le goccioline di salive infette possono depositarsi su qualsiasi superficie. Anche se il virus non sopravvive a lungo fuori da un corpo umano, è bene proteggersi.
I guanti
I guanti monouso, in nitrile, vinile o altro materiale simile, sono utili per toccare superfici dove il virus potrebbe essere presente. Però anche questo dispositivo va usato con buon senso. È inutile indossare i guanti, se poi ci si tocca il viso, i capelli o gli abiti.
I guanti vanno smaltiti dopo ogni uso, gettandoli tra i rifiuti indifferenziati. Questo dispositivo non va mai riutilizzato.
Il gel idroalcolico
Se non hai a tua disposizione un paio di guanti, usare un gel idroalcolico al 70% è l’alternativa migliore. Questo prodotto riesce ad eliminare il 99% dei batteri, dei virus, delle muffe e delle spore in pochi secondi.
Per la massima sicurezza, ti consigliamo di usare il gel idroalcolico anche se porti i guanti, e di disinfettare le mani guantate dopo aver toccato superfici che potrebbero essere infette. Quali? Le biglietterie automatiche, le maniglie di autobus e metropolitana, ma anche tornelli, pulsantiere di ascensori e bancomat, e carrelli o cestini dei supermercati.
Gli occhiali di protezione
Gli occhiali di protezione andrebbero usati solo da chi lavora in ambienti ad alto rischio. Questo dispositivo evita il contatto tra le mucose oculari, le goccioline di saliva e egli aerosol.
Secondo noi, sono indispensabili per parrucchieri, estetisti, e in genere chi svolge lavori che richiedono un contatto ravvicinato con il volto del cliente: gli operatori socio-sanitari, ma anche i dentisti e gli igienisti dentali.
Prevenire il coronavirus abbinando mascherine e igiene
Da come avrai capito, il modo migliore per ridurre al minimo ogni rischio di contagio è mantenere sempre una buona igiene. Indossare la mascherina è molto importante, ma esistono anche altri modi per rendere la vita difficile al coronavirus.
L’igiene degli ambienti
Il SARS-CoV-2 non si trasmette per via aerea. Però il virus può restare sospeso nell’aria e viaggiare fino a circa 1,8 metri di distanza.
Questo rischio esiste solo se sei in stretta prossimità ad aerosol e goccioline di saliva. Se apri le finestre e i balconi di casa non corri alcun rischio di contagio. Però mantenere una buona igiene degli ambienti è sempre utile.
Usa un comune detergente antibatterico per il lavaggio dei pavimenti, delle piastrelle e dei vetri. Fai aerare regolarmente le stanze di casa. Se vivi in una città molto inquinata, in alternativa considera anche l’acquisto di un purificatore d’aria.
L’igiene della persona
Lavare le mani significa molto, ma non tutto. Mantenere una buona igiene personale è necessario, poiché se si è in un ambiente a rischio il virus può depositarsi su qualsiasi parte del corpo, sui capelli o anche sui vestiti.
Un’igiene personale quotidiana molto accurata evita questo rischio. Indossare una mascherina, se poi magari si fa la doccia una volta al mese, o non ci si lava le mani dopo essere andati in bagno non ha molto senso.
L’igiene degli oggetti e delle superfici
Il coronavirus riesce a sopravvivere anche sulle superfici. Test di laboratorio hanno dimostrato che può resistere:
- fino a 4 ore sul rame
- fino a 24 ore sul cartone
- fino a 72 ore sul metallo e sulla plastica
Il virus però non sopravvive ai comuni detergenti. Se temi che le superfici di casa siano infettate, o se pensi che il virus possa essere presente su qualsiasi tipo di imballaggio, è sufficiente strofinare la superficie con un normale disinfettante. Sei uscito a fare la spesa? Disinfetta tutti i contenitori in plastica, vetro o metallo prima di riporli nel frigo o in dispensa. Hai ricevuto un pacco da Amazon? Prima di aprirlo, disinfetta il cartone, oppure aprilo indossando guanti monouso.
Evita anche di maneggiare il denaro contante, e se possibile paga usando la tua carta di credito, il bancomat o un’app.
Cos’è il coronavirus SARS-COV-2
Il SARS-CoV-2 è un virus della famiglia dei coronavirus. La famiglia dei coronavirus è composta da virus che causano malattie che variano da un comune raffreddore, fino a malattie come la SARS, ovvero sindrome respiratoria acuta grave.
I coronavirus hanno questo nome a causa della loro forma. Se osservati al microscopio elettronico, hanno un aspetto simile a quello di una corona. Questo tipo di virus non è nuovo, ma è in circolazione fin dagli anni ’60. Può infettare l’uomo, ma anche gli uccelli e i mammiferi.
Il Covid-19 è uno dei sette coronavirus che possono infettare gli uomini. Tra gli altri sei, quelli più conosciuti sono il virus della SARS, il virusdella MERS, e quello dell’influenza aviaria.
Prima di essere identificato in Cina a dicembre del 2019, il SARS-CoV-2 era un virus sconosciuto. Al momento, non esiste ancora un vaccino contro questo virus. Non esiste una cura. Il trattamento dell’infezione si basa sui sintomi presentati dal paziente.
Quali sono i sintomi del Covid-19
L’infezione da COVID-19 si presenta con vari sintomi, tra cui:
- febbre superiore ai 37.5°
- dolori muscolari e spossatezza
- una tosse secca, molto forte
Il quadro sintomatologico del virus può presentare anche altri sintomi, quali rinite, diarrea o mal di gola, perdita totale del gusto e dell’olfatto. I sintomi si manifestano gradualmente. Possono restare di natura lieve, o degenerare, e diventare più gravi. I sintomi più gravi sono:
- polmonite interstiziale bilaterale
- sindrome respiratoria acuta grave
- morte
Esistono anche persone che contraggono il virus, ma non presentano alcun sintomo. Di solito, il quadro sintomatico più grave si presenta nelle persone anziane, oppure in pazienti che hanno malattie pre-esistenti. I bambini manifestano la malattia in maniera più lieve.
Il periodo di incubazione del virus varia da 1 a 15 giorni.
Questo blog non vuole in alcun modo sostituirsi ai consigli del tuo medico curante, né fornisce consulenza medica. Se presenti uno di questi sintomi, o se comunque pensi di aver contratto il coronavirus, contatta immediatamente il tuo medico curante, la guardia medica, o il pediatra.
Come si diffonde il Covid-19
Il coronavirus è un virus respiratorio. Si diffonde mediante il contatto con goccioline di saliva emesse da una persona infetta dal virus. Le goccioline di saliva possono essere prodotte:
- durante una normale conversazione
- durante la tosse
- quando si starnutisce
Questi non sono gli unici canali di trasmissione del coronavirus. Il virus può trasmettersi anche condividendo stoviglie, o venendo a contatto la saliva di una persona infetta. In alcuni casi, si può essere contagiati mediante la contaminazione fecale. Il contagio è possibile anche se si viene a contatto con una superficie su cui si sono depositate goccioline di saliva.
Il virus non può essere trasmetto dagli alimenti, sia cotti che crudi, oppure dagli oggetti, a meno che sugli alimenti o sugli oggetti non si siano depositate delle goccioline di saliva emesse da una persona contagiata.
Per ridurre il rischio di contagio, si consiglia di mantenere una distanza minima di 2 metri dalle altre persone, indossare una mascherina, e lavare le mani ogni volta che vengono a contatto con superfici che potrebbero essere potenzialmente infette.
Gli animali e il coronavirus
È ormai accertato che cani, gatti ed altri animali domestici non sono un veicolo di trasmissione del Covid-19. Lo ha dichiarato l’Istituto Superiore di Sanità.
Gli animali domestici però possono ammalarsi, se esposti al contatto con un paziente Covid. Per questo motivo, è importante evitare il contatto tra il tuo cane o gatto e un paziente infetto. Inoltre è utile anche lavarsi sempre bene le mani dopo esser stati a contatto con l’animale, aver cambiato la lettiera del gatto, o anche riempito la scodella di acqua e croccantini.
Dove posso trovare altre informazioni sulle mascherine per coronavirus?
Per essere sicuro di trovare informazioni sempre affidabili sulle mascherine, ma anche su come prevenire il coronavirus, consulta sempre e solo i siti delle autorità medico-sanitarie. I siti migliori dove trovare informazioni e consigli utili sono:
- il sito del Ministero della Sanità, dove trovi anche una pagina con le domande frequenti sul coronavirus
- il sito dello European Center for Disease Prevention and Control, un’agenzia dell’Unione Europea dove trovi molte informazioni aggiornate
- il sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è uno dei siti in assoluto più autorevoli sulla materia
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