Se lavarsi le mani è un buon modo per uccidere germi, virus e batteri, ne esiste uno migliore: sterilizzare gli oggetti di uso quotidiano mediante uno sterilizzatore a raggi UV. Perché a volte acqua, sapone o gel idroalcolico non bastano.
Le superfici degli oggetti che usi ogni giorno, dal tuo cellulare al ciuccio del bimbo, possono essere un veicolo di non solo di germi e batteri, ma anche del SARS-CoV-2, il patogeno responsabile dell’epidemia da coronavirus.
Come funziona lo sterilizzatore a raggi UV
Lo sterilizzatore è un dispositivo che emette luce ultravioletta (UV). Si tratta di una luce che ha una lunghezza d’onda compresa trai i 280 ed i 100 nanometri, e che è invisibile all’occhio umano.
Se colpisce qualsiasi microorganismo, la luce ultravioletta riesce a modificare il suo codice genetico disattivandolo. Il virus o il batterio muore. Questo effetto si ottiene non solo su tutti i virus, compreso il coronavirus ed il virus di Ebola, ma anche su spore, funghi ed altri allergeni.
Questa proprietà della luce ultravioletta è stata scoperta alla fine del 1800. All’inizio, la sterilizzazione con il sistema a radiazione ultravioletta germicida fu usata soprattutto per gli strumenti chirurgici. Oggi questo sistema di sterilizzazione è impiegato soprattutto dai parrucchieri e dagli estetisti.
A chi serve lo sterilizzatore a raggi UV
Questo strumento è utile a chiunque voglia evitare il contatto con oggetti potenzialmente infetti da batteri e virus. E non solo in tempi di coronavirus.
Molto spesso, gli oggetti sui cui si annidano la maggior parte dei virus e dei batteri sono gli oggetti che usiamo più spesso: forbicine, tagliaunghie, spazzolini da denti. Ma anche il cellulare, le chiavi di casa o dell’auto. Oltre, ovviamente, al biberon e al ciucciotto del tuo piccolo.
Di solito non ci preoccupiamo di disinfettare il ciucciotto del bimbo, fin quando non cade per terra. Però magari lo appoggiamo sullo stesso tavolo dove qualche secondo prima avevamo riposto le chiavi di casa.
Non puliamo lo schermo del cellulare fin quando non diventa visibilmente sporco. Però sul suo schermo i microorganismi proliferano. Se portiamo il cellulare all’orecchio, virus e batteri finiscono sulla nostra pelle.
Tutti gli oggetti che vengono a contatto con il nostro corpo, se non sono sterili, possono diventare un veicolo di infezione batterica, micotica o virale.
Quali oggetti è possibile disinfettare?
Qualsiasi oggetto può essere disinfettato mediante la luce ultravioletta. È sufficiente che l’oggetto possa essere inserito nello sterilizzatore, in modo da essere esposto ai raggi.
Gli sterilizzatori hanno dimensioni variabili. I modelli più grandi possono misurare all’incirca 40 x 30 cm, mentre i modelli più piccoli, quelli pensati per i cellulari, misurano poco più del tuo telefono.
Ecco alcuni degli oggetti puoi sterilizzare:
- le chiavi di casa o dell’auto
- bracciali, orologi, anelli, collane ed orecchini
- pettini, spazzole, spazzolini da denti e qualsiasi altro oggetto per la cura personale
- i giocattoli del tuo bimbo, e tutti i suoi accessori
- gli occhiali
- gli accessori per il trucco
- la biancheria di dimensioni più piccole: asciugamani, lavette ed altro
- monete e banconote
L’importante è che gli oggetti da sanificare siano privi di qualsiasi tipo di sporco o incrostazione superficiale. L’azione dei raggi ultravioletti infatti non è efficace sulle superfici che presentano residui o macchie.
Sterilizzatore UV per smartphone
Se pensi di sterilizzare il tuo smartphone non sei ipocondriaco. Sei semplicemente una persona di buon senso ed attenta all’igiene. Quante volte al giorno tocchi lo schermo del tuo telefono, magari subito dopo aver mangiato un panino, o aver maneggiato denaro contante?
Una ricerca condotta dall’Università del Michigan ha scoperto fino a 17.000 esemplari di batteri sullo schermo dei cellulari di un campione di studenti delle scuole superiori. Dobbiamo dire altro?
Puoi igienizzare il telefono, e magari anche la custodia, con delle salviettine antibatteriche. Riporre il tuo cellulare nello sterilizzatore per pochi minuti però è una soluzione più comoda e sicura.
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Sterilizzatore UV portatili
Gli sterilizzatori più grandi sono molto comodi se hai bisogno di igienizzare oggetti piuttosto grandi, o anche capi di biancheria. Però occupano spazio, e se per caso devi andare in vacanza, nella tua seconda casa o in viaggio, non sempre puoi portarli con te.
Però esistono anche modelli di sterilizzatore portatile: a lampada, ad asta, o addirittura pieghevoli. Sono accessori leggeri e pratici, che ti permettono di irradiare i raggi UV su qualsiasi oggetto, ma anche sulle superfici: uno spazzolino da denti, banconote e monete, le scarpe, o anche il lavandino che trovi in treno o in aereo.
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È possibile sterilizzare le mascherine monouso?
Sì, ma bisogna seguire alcune precauzioni. Qualsiasi tipo di superficie, anche la superficie di una mascherina chirurgica o di una FFP2, viene disinfettata solo se è colpita direttamente dalla luce a raggi ultravioletti. Per questo motivo è necessario irradiare la mascherina da entrambe i lati.
Dopo aver inserito la mascherina nello sterilizzatore ed aver atteso il tempo necessario, in genere pochi minuti, gira la mascherina dall’altro lato. Non appoggiare mai il lato già sanificato della mascherina sulla zona dello sterilizzatore dove hai appoggiato il lato “sporco”.
Il processo di sterilizzazione è veramente efficace solo se la tua mascherina non ha filtro. Sanificare le mascherine con filtro è più difficile: i raggi UV non riescono ad entrare all’interno del filtro, che quindi resta carico di virus e batteri.
Inoltre, le mascherine che sono state esposte ai raggi UV si deteriorano molto velocemente, e iniziano a perdere la propria efficacia filtrante fin dalla prima sterilizzazione.
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Come usare lo sterilizzatore UV in sicurezza
La luce a raggi ultravioletti non deve mai raggiungere la pelle o gli occhi. Se a contatto con la superficie cutanea, i raggi ultravioletti possono provocare scottature. Se colpisce gli occhi, questa luce può causare gravissime infiammazioni alla cornea, e portare alla cecità.
Gli sterilizzatori UV sono sempre dotati di un coperchio, che durante la sterilizzazione va sempre tenuto chiuso, e che impedisce alla luce di raggiungere la pelle o gli occhi.
Se invece di uno sterilizzatore a cassetta hai scelto una lampada germicida, la luce della lampada deve essere schermata per evitare che la luce sia riflessa, ad esempio da uno specchio o qualsiasi altra superficie riflettente, che sia osservata direttamente, o che entri nel campo visivo di chi utilizza la lampada.
Alcune persone impiegano questo strumento per sanificare gli alimenti. Frutta e verdura, ma anche le carni, possono essere poste nello sterilizzatore. Però vanno consumate subito dopo la sanificazione, poiché si rovinano molto rapidamente.
A cosa fare attenzione
Per essere veramente efficaci, gli sterilizzatori ad UV devono emettere raggi ultravioletti con una lunghezza d’onda massima di 280 nanometri. Se la lunghezza d’onda dei raggi è superiore a questo valore, la sterilizzazione non ha luogo.
Prima dell’acquisto, verifica che il dispositivo emetta la lunghezza d’onda giusta. Non è sufficiente che il dispositivo emetta raggi ultravioletti, né che il venditore ti garantisca l’efficacia del prodotto. Un venditore affidabile non esiterà a fornirti informazioni precise, e tutti i dati tecnici del prodotto.
Questi dispositivi devono essere realizzati in maniera conforme allo standard ISO 15858:2016, e recare il marchio CE originale. La migliore garanzia di qualità e sicurezza del prodotto è data dal rispetto degli standard di produzione.
Dove è possibile trovare uno sterilizzatore a raggi UV?
Questi dispositivi possono essere acquistati presso le rivendite di articoli sanitari, le farmacie e le parafarmacie più fornite. Sono disponibili anche su vari siti di e-commerce, che hanno il vantaggio di offrirti un più vasto assortimento, e la possibilità di confrontare le caratteristiche e il prezzo di vari modelli.
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Quanto costa uno sterilizzatore UV?
Il prezzo dipende soprattutto dalle dimensioni del dispositivo. Le lampade di sterilizzazione più piccole, che ad esempio puoi usare per sanificare gli spazzolini da denti, in genere costano poco meno di 40€.
I dispositivi più grandi e capienti hanno prezzi superiori. I prezzi partono da circa 40€ per i dispositivi pensati per sanificare i telefoni cellulari e gli oggetti più piccoli, per giungere a 180-200€ per i dispositivi professionali, dotati di telecomando.
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